Si comunicano le nuove modalità di partecipazione ai bandi di finanziamento per i progetti di ricerca scientifica e per quelli riguardanti movimenti politici e organismi di rappresentanza dei lavoratori in materia archivistica introdotte con i Decreti del Direttore generale Archivi n.34 e n.35 del 3 febbraio 2025, integrati rispettivamente dai Decreti n. 66 e 67 del 21 febbraio 2025. L'obiettivo è semplificare le procedure di richiesta dei contributi, ridurre i tempi per la liquidazione e garantire la massima trasparenza nei criteri di selezione dei beneficiari.
Procedure semplificate e informatizzate
Dal 2025, le domande per i progetti di ricerca scientifica e per quelle riguardanti movimenti politici saranno presentate esclusivamente on line. Non più con PEC o raccomandata, ma solo attraverso l’apposito sito https://bandidga.cultura.gov.it/. Il portale sarà aperto dal 1° marzo. Basterà avere lo SPID o la Carta d’identità elettronica per compilare ed inviare le domanda.
Ampliamento della platea dei destinatari dei contributi
Potranno partecipare, ed entrambi i bandi, enti pubblici, enti ecclesiastici civilmente riconosciuti; fondazioni e associazioni riconosciute, a patto che siano proprietari, possessori o detentori degli archivi su cui intendono operare.
Semplificate le modalità di concessione dei contributi
Non sarà più necessario, dopo la concessione dei contributi, stipulare anche convenzioni tra Amministrazione e concessionari: dal 2025, anche per i progetti di ricerca scientifica in materia archivistica e non solo per il finanziamento di ricerche archivistiche relative a movimenti politici e sindacali il contributo sarà erogato a consuntivo, dopo la relazione di fine lavori della Soprintendenza archivistica competente, e senza alcuna necessità di stipulare atti aggiuntivi. Vi sarà piena uniformità tra i due procedimenti.
Date uniformi per favorire una maggiore programmazione
Anche i termini tra i due procedimenti saranno omologati. Se per il 2025 le domande potranno essere presentate dal 1° al 15 marzo, a decorrere dal 2026 le istanze potranno essere presentate dal 2 al 31 gennaio.
Anticipo del contributo al 50%
Per la prima volta, sarà possibile chiedere un anticipo del 50% del contributo concesso sia per il finanziamento per i progetti di ricerca scientifica e per quelli riguardanti movimenti politici e organismi di rappresentanza dei lavoratori in materia archivistica. E non sarà richiesta alcuna fideiussione, contrariamente al passato. Questa importante novità consentirà di ottenere la liquidità necessaria almeno per avviare i progetti, senza dover anticipare l’intero e (magari) ingente importo.
Criteri e punteggi per la selezione delle domande
Rinnovati e uniformati anche i criteri di selezione dei due procedimenti. Le Commissioni di valutazione dei progetti attribuiscono un punteggio che premia caratteristiche come la facilità di accesso e consultazione degli archivi, l'innovazione dei progetti e l'interoperabilità con i sistemi del Ministero della Cultura, oltre a considerare un punteggio premiale per il completamento di progetti in corso e in caso di rischio di perdita o deterioramento del patrimonio archivistico oggetto di intervento. L'elenco dei progetti ammessi verrà pubblicato sui siti del Ministero della Cultura e della Direzione generale Archivi, con valore di notifica.
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