La Soprintendenza archivistica non conserva archivi per mandato istituzionale. Altri sono gli organismi, statali, regionali e locali, pubblici e privati, deputati a farlo e a mettere a disposizione del pubblico la documentazione da essi detenuta. Ciò non toglie che l’attività di tutela, promozione e valorizzazione degli archivi esercitata dalle Soprintendenze determina la produzione di risorse informative che possono rivelarsi di grande utilità per quanti intendano condurre ricerche negli archivi, spinti da motivazioni di carattere professionale, di studio, di semplice curiosità o di volontà di arricchimento culturale.
Questa sezione raccoglie i più importanti strumenti che la Soprintendenza archivistica del Friuli Venezia Giulia mette a disposizione dei ricercatori:
• Il Sistema informativo unificato per le Soprintendenze archivistiche (SIUSA), che costituisce uno strumento fondamentale per la conoscenza del patrimonio archivistico non statale conservato in istituzioni, organizzazioni ed enti pubblici e privati; inoltre l'apposita sezione regionale del sistema, denominata SIUSA - Gli archivi del Friuli Venezia Giulia, da cui sono accessibili i dati relativi ai complessi documentari conservati nell'ambito della regione.
• i records relativi alle dichiarazioni di interesse culturale, registrate in un apposito database che dà conto di tutte le dichiarazioni emanate dalla Soprintendenza archivistica per il Friuli Venezia Giulia nei confronti di archivi privati della regione. La messa a disposizione dei ricercatori e di tutti i cittadini di questa risorsa costituisce non solo un adempimento imposto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio agli organismi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (art. 15 comma 2bis del d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42 e successive modificazioni), ma soprattutto un atto di trasparenza che intende diffondere una maggiore conoscenza degli archivi sottoposti a tutela nel Friuli Venezia Giulia.
• le schede descrittive degli inventari degli archivi di enti pubblici e di soggetti privati che, ai sensi della legislazione corrente, la Soprintendenza archivistica riceve e conserva: si tratta di un patrimonio consistente di strumenti di ricerca, sia dattiloscritti sia memorizzati in formato digitale. [Le schede sono in corso di redazione e verranno pubblicate prossimamente.]
Si ricorda anche che in altra sezione del sito sono pubblicati degli strumenti di ricerca realizzati su iniziativa della Soprintendenza archivistica o in collaborazione con altri enti e istituzioni.
L’Ufficio può fornire un'altra importante fonte di conoscenza sugli archivi regionali, accessibile, stavolta, non su questo sito ma presso la sede di via A. La Marmora 17, a Trieste. Si tratta dell’archivio della Soprintendenza e, in particolare, della serie dei fascicoli ispettivi che nel corso del tempo si sono venuti arricchendo di documentazione e notizie sugli archivi della regione. Essa offre notizie sulle vicende del patrimonio documentario regionale dalla seconda metà del Novecento e talvolta anche prima. I ricercatori che desiderano consultare quei fascicoli possono inoltrare domanda al Soprintendente, compilando l'apposito modulo, scaricabile in formato rtf (59 KB) o in formato pdf (176 KB).
Si ricorda infine che vari soggetti pubblici e privati operanti nella regione hanno creato sistemi archivistici dedicati alla descrizione del patrimonio documentario di singole istituzioni o di determinate aree territoriali.
Data di redazione: gennaio 2013
Data di ultimo aggiornamento: novembre 2020