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Soprintendenza archivistica del Friuli Venezia Giulia

Donazioni e depositi recenti

Numerosi privati hanno affidato a istituzioni pubbliche del Friuli Venezia Giulia la documentazione storica di loro proprietà, per assicurarne la conservazione e la più ampia fruizione da parte del pubblico. Si elencano di seguito donazioni e depositi riferiti agli ultimi anni, con alcune note.


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Studio professionale Barnaba di Buja. L'archivio professionale di tre generazioni di geometri operanti a Buja, discendenti del nobile casato dei Barnaba, è stato donato all'Archivo di Stato di Udine, per volontà delle signore Anna Maria Aita, Maria Teresa Rottaro, Claudia Rottaro e Luigina Rottaro, eredi del geometra Geremia Rottaro di Buja, proprietario della documentazione. L'archivio consiste di 34 faldoni, 2 rubriche e 5 fascicoli, databili tra il 1865 e il 1970.

Catastico famiglia Antonini. Il prezioso volume, relativo ai beni della famiglia Antonini (anni 1738-1755), unitamente a 7 fascicoli cartacei dal medesimo contenuto, è stato donato al Comune di Udine dagli eredi di Cesare Alessandrini. I documenti saranno conservati presso la Biblioteca civica "Vincenzo Joppi".


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Cotonificio udinese - Frammenti storici 1934-1969. L'archivio, appartenente a Romano Carlevaris, è stato donato all Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione di Udine dalla signora Annalisa Carlevaris. Il fondo consiste di 23 buste.

Collezione di autografi Incisa di Camerana. La collezione della famiglia Incisa di Camerana, costituita da circa 2000 autografi di un periodo che va dal XVI secolo agli anni '60 del XX secolo, è stata donata da Giovanna Guidi, erede della  marchesa Domicella Incisa di Camerana (Roma 1923 - 2020) al Comune di Trieste e destinata al patrimonio del Civico Museo di Storia Patria. La collezione, nel 2022 dichiarata di interesse culturale dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, comprende autografi di reali, papi, artisti e letterati, italiani e stranieri.

Luigi Faidutti (Scrutto di San Leonardo 1861 - Kaliningrad 1931). L'archivio del sacerdote, docente, politico e diplomatico, tra i principali promotori di iniziative ed istituzioni economico-sociali nell'ambito cattolico goriziano tra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo, è stato donato dal pronipote Gian Francesco Cromaz all'Istituto di Storia Sociale e Religiosa di Gorizia. L'archivio, dichiarato di interesse culturale dalla Soprintendenza archivistica regionale nel 1993, è riordinato e consiste in 29 faldoni, oltre ad alcuni album fotografici, stampati e opuscoli. Verrà conservato dalla Biblioteca del Seminario Teologico Centrale di Gorizia.

Dino Virgili (Ceresetto di Martignacco 1925 - Udine 1983). Il Comune di Udine ha ricevuto in dono l'archivio di Dino Virgili, insegnante, friulanista e scrittore, per anni direttore della rivista Sot la Nape della Società Filologica Friulana. L'archivio, conservato dalla Biblioteca civica Vincenzo Joppi, consiste di 12 contenitori di corrispondenza, diari, appunti, minute e bozze di stampa, testi manoscritti e dattiloscritti.

Renzo Valente (Sampierdarena 1916 - Udine 2002). L'archivio del noto giornalista e scrittore, firma del Popolo del Friuli e del Messaggero Veneto, è stato donato al Comune di Udine e destinato alla Biblioteca civica Vincenzo Joppi. Consiste in 40 contenitori di documenti personali, lettere, cartoline, note preparatorie di articoli e libri, e 21 contenitori di rassegna stampa.

Carlo Sgorlon (Cassacco 1930 - Udine 2009). Oltre 200 cartelle contenenti lettere, manoscritti e dattiloscritti dei romanzi che hanno creso celebre lo scrittore friulano, assieme a oltre tremila volumi, ricchi di dediche e note manoscritte, sono state donate alla Biblioteca civica Vincenzo Joppi di Udine, per volontà degli eredi Federico, Marco e Paolo Sgorlon e Marco Agarinis.


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Famiglie Morpurgo, Weil Weiss e Incisa di Camerana. Giovanna Guidi, erede della marchesa Domicella Incisa di Camerana (Roma 1923 - 2020), ha donato al Comune di Trieste il patrimonio archivistico appartenuto alla marchesa, imparentata per via materna con le famiglie Weil Weiss di Lainate e Morpurgo. L'archivio, ancora non ordinato, comprende diverse decine di documenti tra lettere, diplomi, fotografie, cartoline, manoscritti, libri e riviste, dal XIX al XX secolo, ed è stato acquisito dal Civico Museo di Storia Patria.


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Cecilia Deganutti (Udine 1914 - Trieste 1945). Le medaglie e l'archivio della giovane maestra friulana, crocerossina e partigiana durante la Seconda guerra mondiale, uccisa alla Risiera di San Sabba di Trieste, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria, sono stati donati al Comune di Udine per volontà dei nipoti Marco Verità, Donato Deganutti e Suor Cecilia Deganutti.  

Il Mondo. Le carte relative alla rivista Il Mondo di Mario Pannunzio, pubblicata tra il 1949 e il 1966, in possesso della segretaria della rivista, Dora Romei, sono state donate al Comune di Trieste, per volontà della figlia Silvia Palombi.


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Barbara Fornasir (Gorizia 1951- Castellanza 2019). L'archivio professionale dell'architetto è stato donato all'Archivio di Stato di Trieste, per volontà del figlio Giovanni Cagnato.

Domenico Rupolo (Caneva 1861-1945). L'archivio professionale dell'architetto è stato donato al Comune di Caneva, per volontà del nipote Giorgio Rupolo.


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Cassa interaziendale della marina mercantile di Trieste. L'archivio del cessato ente, dichiarato nel 2018 di interesse culturale, è stato donato nello stesso anno all'Archivio di Stato di Trieste, in accordo con il liquidatore. Vi sono documentate le attività creditizie e assistenziali svolte fra il 1938 e il 2011.


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Domenico Zannier (Pontebba 1930 - Majano 2017). Il sacerdote e poeta friulano ha destinato nel proprio testamento la biblioteca e l'archivio personale al Comune di Majano.

Famiglia Di Toppo. 255 lettere, risalenti al XVIII e al XIX secolo, di esponenti della nobile famiglia friulana sono state donate nel 2017 all'Archivio di Stato di Udine da Paola Bellini Balbo, ad integrazione dell'archivio famigliare già conservato in quella sede.

Pier Paolo Pasolini (Bologna 1922 - Roma 1975). Un nucleo di manoscritti, lettere, traduzioni e disegni degli anni giovanili del poeta è stato donato nel 2017 alla Biblioteca civica "Joppi" di Udine da Giuliana Cumini.

Claudio Bianchi (Trieste 1935-2017). La vedova Dora e i figli Brigitta, Stefano e Tommaso hanno depositato nel 2017 presso il Consorzio culturale del Monfalconese la documentazione lasciata dal medico e docente universitario, studioso delle patologie provocate dall'esposizione all'amianto, in particolare nei lavoratori dei cantieri navali. E' in corso l'iter per la donazione.

Società Cooperativa Carnica di consumo - CoopCa. L'archivio della cooperativa, fondata agli inizi del XX secolo, è stato donato nel 2017 al Comune di Tolmezzo in esecuzione di un accordo tra i liquidatori della società, lo stesso Comune e la Soprintendenza archivistica.

Famiglia Montereale Mantica. Uno dei più importanti archivi gentilizi della regione, con documenti dal XII secolo, è stato donato nel 2017 all'Archivio di Stato di Pordenone da Francesco Lotti (Zoppola 1928 - Azzano Decimo 2019).

Novella Cantarutti (Spilimbergo 1920 - Udine 2009). Manoscritti e libri della poetessa friulana nel 2017 sono stati donati alla Biblioteca comunale di Spilimbergo, per volontà della famiglia. 

Claudio Puppini (Tolmezzo 1941-1999). L'archivio dell'architetto friulano è stato donato alle Gallerie del Progetto dei Musei civici di Udine, per volontà della vedova Alice Tremonti.

Luigi Garzoni di Adorgnano (Tricesimo 1890 – Cassacco 1972). L'archivio del compositore e musicologo friulano è stato donato nel 2017 alla Società Filologica Friulana, per volontà del figlio Giuseppe.


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Stelio Mattioni (Trieste 1921-1997). L'archivio dello scrittore triestino è stato donato nel 2016 all'Archivio di Stato di Trieste, per volontà della vedova Maria e dei figli Chiara e Marco.

Elio Ciol (Casarsa della Delizia 1929). Il noto fotografo ha donato nel 2016 al Comune natale un fondo costituito da riprese personali.

Lucio Arneri (Trieste 1922-2015). La vedova Laura Casarsa nel 2016 ha donato all'Archivio di Stato di Trieste il lascito documentario dell'architetto triestino.

Achille Peri (Reggio Emilia 1812-1880). Un fondo musicale riconducibile all'attività del compositore emiliano è stato donato nel 2016 al Comune di Porcia dai discendenti dei marchesi Gherardini, famiglia presso la quale era maestro di musica.

Enrico Michettoni. Il diario della Grande guerra e l’album fotografico dell’ufficiale sono stati donati al Comune di Cividale del Friuli nel 2016, per volontà del pronipote Enrico Lombardi.

Gino Michelazzi (Udine 1928-2014). I manoscritti delle composizioni del musicista udinese sono stati donati nel 2016 alla Società filologica friulana dalla vedova Rita Cher.

Biagio Marin (Grado 1891-1985). Ampia documentazione dell'archivio personale e famigliare del poeta gradese nel 2016 è stata donata dalla nipote Alia Englen al Comune di Grado, già in possesso di un notevole fondo documentario della medesima provenienza.

Lituano Samero (Trieste 1888-1953). La raccolta documentaria dell'architetto è stata donata nel 2016 all'Archivio di Stato di Trieste, per volontà di Luigia Fragiacomo.

Carlo Sbisà (Trieste 1899-1964) e Mirella Schott Sbisà (Trieste 1921-2015). Il lascito documentario dei due artisti è stato donato nel 2016 al Comune di Trieste, per volontà delle figlie Marina e Paola.

Soroptimist International Club. Sezione di Udine. L'archivio del Club nel 2016 è stato affidato in custodia all'Archivio di Stato di Udine.

Comunità anglicana di Trieste. Nel 2016 una serie di registri dell'antica Comunità è stata consegnata all'Archivio di Stato di Trieste, per volontà di Giuliano Nadrah; va ad integrare il fondo documentario già esistente.


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Marco Sofianopulo (Trieste 1952-2014). Le carte del compositore e direttore d'orchestra triestino sono state donate nel 2015 al Civico museo teatrale "C. Schmidl" di Trieste per volontà della moglie Paola e del figlio Cesare.

Consolato di Francia a Trieste. Dodici documenti prodotti dal Consolato, risalenti all'età napoleonica, sono stati donati nel 2015 all'Archivio di Stato di Trieste dalla Alder S.p.A., di proprietà di Annamaria e Luciano Luciani. I donatori hanno acquistato i documenti all'asta con l'intenzione di integrare la serie relativa, già esistente presso l'Archivio di Stato.

Johann (Hans) Künzl (Duchcov 1881 - Nova Vas 1916). Nel 2015 Gianna Maria Wagner ha donato all'Archivio di Stato di Trieste il diario di guerra (1915-1916) del capitano dell'esercito austroungarico, caduto sul fronte dell'Isonzo.

Piero Marussig (Trieste 1879 - Pavia 1937). Documentazione del pittore triestino, già di proprietà della gallerista e storica dell'arte milanese Claudia Gian Ferrari (Milano 1945-2010), nel 2015 è stata donata al Museo Revoltella - Galleria d'arte moderna di Trieste, per iniziativa di Amedeo Porro.

Arturo Castiglioni (Trieste 1874 - Milano 1853). Un nucleo di documentazione, facente capo al medico e docente di storia della medicina, nel 2015 è stato donato all'Archivio di Stato di Trieste dalla signora Laura Safred, che lo possedeva in quanto erede del medico Bruno Pincherle.

Telequattro. Su interessamento della Soprintendenza archivistica la proprietà dell'emittente televisiva regionale, attiva fin dal 1977, ha depositato nel 2015 il proprio archivio audiovisivo presso la Cineteca del Friuli di Gemona del Friuli.

Monte di pietà di Cividale del Friuli. Il Comune di Cividale del Friuli nel 2015 ha ricevuto in dono da Giuseppe Lìzzero una serie di documenti provenienti dal locale Monte di pietà.

Giuseppe Callegarini (La Spezia 1915 - Pola 1944). Il Circolo di cultura "Istria" ha acquisito nel 2015, per interessamento di Massimo Caiola, l'archivio dell'ufficiale e partigiano, M.o.v.m., ucciso dai nazifascisti: le sue carte sono state depositate presso l'Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia di Trieste, la documentazione cinematografica è stata affidata alla Cineteca del Friuli di Gemona del Friuli.

Cesare Pagnini (Trieste 1899-1989). Nel 2015 Antonio Trampus ha donato all'Archivio di Stato di Trieste le carte personali dello studioso, che fu anche podestà di Trieste nella fase dell'occupazione tedesca durante la Seconda guerra mondiale (1943-1945).


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Giovanni Storici (Zara 1899 - Trieste 1980). Il memoriale (1917-1944) di Giovanni Storici, medico condotto sul Carso triestino, è stato donato nel 2014 all'Archivio di Stato di Trieste dai figli Antonio, Enrico e Maria Andreina.

Vito Levi (Trieste 1899-2002). L'archivio personale del musicologo e compositore triestino nel 2014 è stato donato al Civico museo teatrale "Carlo Schmidl" di Trieste, per volontà della figlia Laura.

Pergamene spilimberghesi. Franco Marconcini Linzi ha donato nel 2014 al Comune di Spilimbergo una serie di pergamene provenienti dalla locale Confraternita e Ospedale dei Battuti, a completamento di un fondo già conservato dall'Archivio comunale.

Mario Dassovich (Fiume 1927 - Trieste 2011). La vedova Palmira Steffè e il figlio Piero nel 2014 hanno donato all'Archivio di Stato di Trieste le carte del pubblicista e storico della regione altoadriatica.

Pietro Nobile (Campestro 1776 - Vienna 1854). Le discendenti Silvia e Claudia Mayer nel 2014 hanno donato alla Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia (ora Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio) una serie di lettere dell'architetto ticinese e di suoi familiari, che integrano il fondo già conservato presso la Soprintendenza.

Francesco Krivec (Santa Lucia di Tolmino 1907 - Udine 1983). L'archivio del fotografo, nel 2014 è stato concesso in comodato al CRAF di Spilimbergo, per volontà della nipote Francesca Krivec.

Bruno Slocovich (Fiume 1883 – Firenze 1974). L’archivio dell’architetto è stato donato nel 2014 dagli eredi Giovanna e Pietro Slocovich alla Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia, ora Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.

Mario Haipel (Trieste 1911 - Roma 1944). Documenti che testimoniano il sacrificio di Mario Haipel (1911-1944), perito nell’eccidio delle Fosse Ardeatine, medaglia d’argento al valor militare alla memoria, sono stati donati nel 2014 dal figlio Paolo ai Civici musei di storia ed arte di Trieste e sono custoditi dal Museo della Risiera di San Sabba di Trieste.

Armando Depetris (Monfalcone, 1930 – 2011). L’archivio dell'artista, docente di discipline artistiche, collezionista e appassionato studioso delle vicende storiche del monfalconese, è stato donato nel 2014 all’Archivio di Stato di Gorizia, per volontà della vedova Loredana Degano.

Romano Barocchi (Firenze 1904 - Trieste 1992). L'archivio del progettista, grafico e professore di disegno architettonico è stato donato nel 2014 all'Archivio di Stato di Trieste, per volontà del figlio Roberto.  


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Famiglia Freschi di Cucanea. L'archivio della nobile famiglia friulana è stato donato nel 2013 all’Arcidiocesi di Udine per volontà degli eredi. I materiali coprono un arco cronologico che va dal sec. XIII al sec. XIX.

Meister Albrecht (Germania XV sec.). Veit Heinichen ha donato nel 2013 all’Archivio di Stato di Trieste un volume manoscritto di area germanica meridionale contenente testi di carattere medico trascritti tra il XVI e il XIX secolo, in particolare il trattato di veterinaria equina attribuito a Meister Albrecht.

Famiglie Szombathely-Boccassini-Tranquilli. Materiali d'archivio relativi a Gioachino e Marino de Szombathely, alla famiglia Boccassini e a Lucia e Vittorio Tranquilli sono stati donati nel 2013 alla Biblioteca civica "Attilio Hortis" di Trieste, per volontà dell’erede Licia de Szombathely.

Paolo Pascolo (Udine 1925-2002). L'archivio dell'architetto nel 2013 ai Civici musei di storia ed arte di Udine per volontà degli eredi. I materiali sono inclusi nelle collezioni delle Gallerie del Progetto.

Famiglie Florio e Maseri. Attilio Maseri nel 2013 ha donato i due archivi gentilizi friulani all'Università degli studi di Udine, che a sua volta li ha depositati presso l’Archivio di Stato della stessa città.

Nino Spagnoli (Trieste 1920-2005). L’archivio dello scultore triestino (1920-2005), dichiarato di interesse culturale nel 2013, nello stesso anno è stato donato all'Archivio di Stato di Trieste, per volontà della vedova Giuliana Pazienza.

Famiglia Toppo Greenham. I 13 volumi dei diari di Fanny Toppo (Maribor 1770 - Trieste 1851), dal 1828 al 1841, e le lettere dei congiunti Greenham, significative testimonianze di una famiglia della borghesia mercantile triestina del XIX secolo, sono stati donati nel 2013 all’Archivio di Stato di Trieste dalla discendente Maria Luisa Iuraga.

Lina Galli (Parenzo 1899 - Trieste 1993). La nipote Maria Pia ha donato nel 2013 alla Biblioteca civica "Attilio Hortis" di Trieste la parte di sua proprietà dell'archivio della poetessa istriana, arricchendo il fondo già in possesso della stessa Biblioteca.

Studio architetti Celli Tognon. Carlo e Luciano Celli, insieme con gli eredi del collega Dario Tognon, nel 2013 hanno donato all’Archivio di Stato di Trieste la documentazione dello studio, che operò tra il 1964 e il 1996.


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Tito Maniacco (Udine 1932-2010). L'archivio dello scrittore, poeta e storico friulano, contenente anche lavori e componimenti inediti, è stato donato nel 2012 alla Biblioteca Civica "Vincenzo Joppi" di Udine dalla vedova Marina Giovannelli.

Gian Giacomo Menon (Medea 1910 - Udine 2000). La raccolta di versi, in gran parte inediti, composti dal poeta friulano, è stata donata nel 2012 alla Biblioteca Civica "Vincenzo Joppi" di Udine dalla vedova Silvia Sanvilli e catalogata grazie alla generosa disponibilità di un gruppo di suoi ex allievi.

Celso Macor (Versa 1925 – Gorizia 1998). Le carte del giornalista e poeta in lingua friulana sono state donate all'Archivio di Stato di Gorizia nel 2012, per volontà della vedova Laura Stabon.

Giovanni Santi (Palmanova 1901 - Udine 1983). L’archivio professionale dell’architetto friulano nel 2012 è stato donato ai Civici musei di Udine, per volontà della vedova Nelda Morandi e dei figli.

Pasquale De Simone (Dignano d'Istria 1924 - Gorizia 2004). L'archivio dell'esponente politico democristiano e sindaco di Gorizia, è stato donato nel 2012 all'Archivio di Stato di Gorizia, per volontà delle figlie Giuliana e Laura.

Guido Miglia (Pola 1919 - Trieste 2009). L'archivio dello scrittore e studioso dei problemi dell'Istria, nel 2012 è stato donato dalla vedova Ariella Parlatti all'Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia di Trieste.

Camillo Iona (Vienna 1886 - Trieste 1974). La documentazione professionale dell'architetto è stata donata nel 2012 all'Archivio di Stato di Trieste dalla figlia Maria Laura Iona.

Giuseppe O. Longo (Forlì 1941). Lo scienziato e scrittore ha donato nel 2012  all'Archivio di Stato di Gorizia il proprio archivio personale, che integra regolarmente con le carte di nuova produzione.

Associazione deportati e perseguitati politici italiani antifascisti - ADPPIA di Trieste. Il sodalizio ha depositato nel 2012 la propria documentazione presso il Civico museo di storia patria di Trieste.

World Wide Fund for Nature - WWF del Friuli Venezia Giulia. L'Associazione WWF di Trieste ha donato nel 2012 all'Archivio di Stato di Trieste i fondi documentari storici della sezione regionale e della cessata sezione triestina dell'organizzazione, risalenti fino agli anni '70 del secolo scorso.


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Eugenio Checchi (Livorno 1838 - Roma 1932). Copia di parte dell’archivio del giornalista, cui si è aggiunto un piccolo fondo fotografico di soggetto teatrale, è pervenuto tra il 2009 e il 2011 alla Biblioteca Civica "Vincenzo Joppi" di Udine, per volontà della pronipote Lia Bront di Cividale del Friuli.

Anita Pittoni (Trieste 1901-1982). Nel 2011 gli eredi Luciano e Donatella Manfredi hanno donato alla Biblioteca civica di Trieste la parte di loro proprietà dell'archivio dell'artista e letterata triestina, integrando così il fondo già in possesso dell'istituzione.

Giorgio Tombesi (Udine 1926). Il politico e parlamentare della Democrazia cristiana, nel 2011 ha donato il proprio archivio personale all'Archivio di Stato di Trieste.

Manlio Malabotta (Trieste 1907-1975). La vedova Franca Fenga (Trieste 1924-2020) ha donato nel 2011 all'Archivio di Stato di Trieste il lascito documentario del critico d'arte, collezionista e scrittore.

Famiglia Cova Müllner. I fratelli Ugo e Luciano Cova hanno donato all'Archivio di Stato di Trieste, nel 2011, le carte dei loro ascendenti, appartenenti a famiglie rappresentative della composita società triestina dei due secoli passati.

Unione nazionale italiana reduci di Russia - UNIRR. La sezione di Trieste, in accordo con la Federazione grigioverde, nel 2011 ha donato la propria documentazione storica all'Archivio di Stato di Trieste.

Associazioni cristiane lavoratori italiani - ACLI provinciali di Trieste. Nel 2011 l'ente ha affidato in custodia all'Archivio di Stato di Trieste il proprio archivio storico, con documentazione risalente al 1947.

Fondazione musicale Città di Gorizia. La Fondazione ha affidato in custodia all'Archivio di Stato di Gorizia nel 2011 il proprio archivio storico, con manoscritti musicali fin dal XVIII secolo, comprendente la documentazione dell'Istituto di musica e quella delle istituzioni musicali cittadine che lo precedettero.


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Famiglia Porcia Ricchieri. Giuseppe Casonato ha depositato nel 2010 presso l'Archivio storico della Diocesi di Concordia-Pordenone l'importante archivio gentilizio (secoli XIII-XIX), acquistato sul mercato antiquario internazionale.

Dyalma Stultus (Trieste 1901 - Darfo Boario terme 1977). L'archivio del pittore triestino è stato donato nel 2010 all'Archivio di Stato di Trieste, per volontà delle figlie Marina, Nada e Selma Stultus.


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Giovanni Paolo Bartoli (Pola 1936). L'architetto ha donato nel 2009 il proprio archivio professionale all'Archivio di Stato di Trieste.


Data di redazione: gennaio 2013

Data di ultimo aggiornamento: maggio 2024