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Soprintendenza archivistica del Friuli Venezia Giulia

Archivi di famiglia

Gli archivi appartenenti a famiglie nobili o a famiglie che hanno svolto comunque un ruolo di primo piano nella vita amministrativa, economica e sociale, costituiscono tradizionalmente uno dei principali oggetti dell'attività di tutela delle Soprintendenze archivistiche, per la consistenza e l'importanza del patrimonio documentario da essi conservato, il quale forma spesso una sorta di complemento rispetto agli archivi pubblici di città, territori e stati, dei cui organi di governo e di amministrazione hanno spesso fatto parte esponenti di tali famiglie.
Nel solco di questa tradizione, la Soprintendenza archivistica del Friuli Venezia Giulia sta svolgendo o promuove interventi di censimento, ricognizione e inventariazione di archivi gentilizi della regione, con l'intento di favorire una loro migliore conoscenza e di contribuire alla loro salvaguardia.

D’Arcano Grattoni. L’archivio dei conti d’Arcano si connota per la molteplicità di documentati intrecci familiari con altre nobili casate friulane tra cui quelle degli Spilimbergo, Sbruglio e Polcenigo. I materiali, che datano dal sec. XIII, comprendono un fondo diplomatico ed un nucleo di testi musicali a stampa e manoscritti di epoca moderna. Nel 2023, a seguito della dichiarazione d’interesse culturale, la Soprintendenza archivistica ne ha promosso il riordinamento e l’inventariazione. Lo strumento è consultabile cliccando qui. Nel corso dell'intervento è stato predisposto anche un elenco del fondo musicale, consultabile qui.

Micoli Toscano. L’archivio della famiglia Micoli Toscano, gruppo di origini toscane insediatosi in Friuli nel basso Medioevo, oggi suddiviso tra due diversi rami familiari, collocati a Mione di Ovaro (UD) e a Castions di Zoppola (PN), è stato dichiarato di interesse culturale dalla Soprintendenza archivistica del Friuli Venezia Giulia con diversi provvedimenti tra 1993 e 2019. L’intervento di riordino ed inventariazione, commissionato nel 2022 dalla Soprintendenza e conclusosi nel 2023, ha interessato il ramo originatosi nell’Ottocento, quando Luigi Micoli Toscano (1840-1816) assunse la gestione dell’azienda agricola della moglie Maddalena Marcolini a  Castions di Zoppola. Questo fondo documenta la storia dei Micoli Toscano, dei loro eredi Burgos di Pomaretto e, in modo più consistente, l’amministrazione aziendale nel corso dei secoli XIX-XX. Alcuni nuclei aggregati si ricollegano ad iniziative di carattere sociale e produttivo del primo Novecento che videro la partecipazione di Gianni Micoli Toscano. L’inventario elaborato è consultabile qui.

De Puppi. L'archivio, la cui esistenza non era stata finora rilevata dai repertori di settore, conserva le tracce documentarie prodotte della famiglia de Puppi, ascritta alla nobiltà dell'Impero dal XVII secolo ma con ascendenze cividalesi risalenti almeno a tre secoli prima. I lavori di riordinamento del complesso documentario, che annovera fra l’altro un prezioso corpus di pergamene dal 1223, si sono svolti tra il 2015 e il 2016. L'inventario è consultabile cliccando qui.

Porcia Ricchieri. L’archivio è rientrato in territorio nazionale nel 2009 grazie all’iniziativa generosa di un privato, che l'ha voluto depositare presso l'Archivio storico della diocesi di Concordia-Pordenone; la documentazione rappresenta quanto sopravvive dei fondi di due famiglie tra le più antiche e rilevanti per la storia delle aree pordenonese e trevigiana: oltre agli atti di amministrazione del patrimonio fondiario e della giurisdizione, sono presenti documenti che testimoniano dei rapporti intrattenuti e delle cariche rivestite da componenti delle famiglie, al servizio di Venezia e dell’Impero, in età moderna, entro una cornice che si estende all'intera Europa. E' stato riordinato e inventariato a cura della Soprintendenza archivistica. Nel 2024 è stato donato alla Diocesi di Concordia-Pordenone. Lo strumento è consultabile cliccando qui.

Degrazia. I documenti di questa famiglia, ascritta alla nobiltà goriziana dal XVI secolo, sono custoditi parte dalla Fondazione palazzo Coronini Cronberg, parte dalla Biblioteca del Seminario di Gorizia; l'inventario, pubblicato in due volumi tra 2010 e 2015, descrive in forma coordinata entrambi i nuclei dell’archivio; caratteristica, come spesso accade nella regione, la presenza di documentazione redatta in più lingue.

Giorgi Roncovieri. L'archivio è emerso nel 2010, nel corso dell'ordinaria attività di tutela svolta dalla Soprintendenza; è conservato a Trieste presso privati discendenti della famiglia, ma la documentazione si è formata nel territorio di Piacenza; prevalgono i materiali risalenti al tardo medioevo e alla prima età moderna, strettamente connessi ad altri, palesemente della stessa provenienza, custoditi dall'Archivio di Stato di Piacenza. E' stato inventariato dalla Soprintendenza tra il 2011 e il 2012.

Calice. Questo piccolo archivio gentilizio, proveniente da una famiglia borghese nobilitata residente a Paularo nella Carnia, è stato recentemente dichiarato di interesse culturale. Comprende materiali a partire dal XVI secolo, riferiti principalmente alle vicende e alle attività economiche della famiglia, ma anche documenti prodotti da istituzioni pubbliche del territorio. E' stato inventariato dalla Soprintendenza nel 2012 ed è consultabile cliccando qui.


Data di redazione: gennaio 2013

Data di ultimo aggiornamento: maggio 2025